Lo spettacolo “Eravamo stranieri” narra tante storie, le une legate alle altre, alcune già state scritte da Fiona Dovo, altre ancora da scrivere.
Le nuove storie saranno quelle dei migranti che conosceremo in corso d’opera, saranno le LORO storie, le LORO esperienze. Questa testimonianze possiamo raccoglierle solo attraverso un laboratorio, un luogo di ascolto e di creatività in cui le persone vengono messe in libertà di esprimersi.
I laboratori hanno una doppia funzione, quella di conoscere le storie degli immigrati, e quella di rendere creativo il loro vissuto. Nello spettacolo, infatti, è possibile esprimersi attraverso qualunque forma d’arte: la narrazione, la poesia, la danza e la musica.
Poiché lo spettacolo è destinato ad un pubblico di italiani e stranieri, ci siamo chiesti come riuscire a raggiungere culture differenti con lingue differenti, e la risposta è nella varietà della proposta artistica. Alcune parti dello spettacolo verranno recitate nella lingua madre degli interpreti, altre parti saranno solo visive, altre saranno solo musicali, altre rese con dei video
Si comincia!
Il progetto prende forma: Fiona, Viviana e Aleph incontrano gli studenti per parlare di migrazioni. Un incontro denso e arricchente per tutti noi.
Un momento del laboratorio: i ragazzi si sgranchiscono le gambe
finalmente si va in scena…grande emozione!
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